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di Graziano Venieri
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Qualche volta mi e' stato chiesto di raccontare com'erano le Radio Pirata nel lontano 1975,ma ho sempre avuto la sensazione che a parte la storia che si puo' raccontare sia impossibile trasferire le emozioni di allora.... Tempi d'oro che hanno fatto la Storia della comunicazione...
Ero da poco ritornato dal servizio militare,tredici mesi a Messina per uno del Nord sono davvero tanti.
Suonavo la chitarra e cantavo in un gruppo ,gli Shepards e mi piaceva.... Ma quando son tornato nella mia Band per me non c'era piu' posto.....Capita. Conobbi Lallo,al secolo Claudio Riccardi e mi raccontava che la sera si recava in uno scantinato di un palazzo di una traversa di via Milano a Brescia ,per fare un programma radiofonico di dediche..”Vieni a vedere ,parlo io con il proprietario” Andai. Era la prima Radio nata a Brescia,si chiamava R.T.B. Radio Televisione Bresciana voluta tra mille peripezie da un certo Lanza ,che poi a causa di questa passione mori' folgorato mentre riparava un suo trasmettitore su un traliccio ripetitore. Quando potevo ci andavo, ero affascinato dal microfono,il fatto di parlare a chi non vedi ma c'e'...Una sera mi disse “ dai, siedi qui al mio posto e di qualcosa...” Feci una semplice dedica a chi era al di la del microfono. “Hai una voce radiofonica” mi disse...Era il 1975
Mi ritrovai dopo qualche tempo a casa di Giuliano Vallini,un imprenditore nato con un fiuto speciale per gli affari,che aveva avuto il compito da alcuni industriali bresciani di organizzare un’ emittente radiofonica.Mi piacque l'idea di farne parte e cosi' fu...Io e Lui esordimmo nella prima trasmissione presentando la Radio. Radio Punto Nord !
Mi chiamo Graziano Furlani,anzi Venieri per chi ascolta la radio.Venieri e' il cognome che ho deciso di usare in Radio nel lontano1975 quando allora ho iniziato la prima trasmissione di Punto Nord,” Radio Punto Nord” ! Avevo scelto questo cognome perche' in trasmissione mi era scappato quello vero...Furlani. Credo di essere stato tra i primi Disk jokey ad usare oltre al nome il cognome in diretta . Allora di giorno e di notte arrivavano a casa una marea di telefonate di fans che chiedevano di me. Finche' un giorno mia madre che stava rischiando un esaurimento da telefono mi supplico' di cambiare cognome e di dirlo a voce alta piu' volte al microfono. Un Sennheiser bianco che Giuliano Vallini,il Capo, aveva voluto nelle sale di trasmissione perche' diceva che anche un rauco con quei microfoni sembrava Sinatra...102 Mhz era la frequenza dell'emittente organizzata e moderna come non mai. Ancora oggi poche emittenti hanno banchi di regia ed apparecchiature elettroniche annesse cosi' sofisticate. La sede in Via Volta al secondo piano e non al sesto come ho letto da qualche parte...proprio di fronte alla Pizzeria Piragna diventata la nostra mensa quotidiana. Iniziai con le famose dediche, il programma preferito da chiunque, forse perche' sentire il proprio nome detto alla radio in quei tempi di proibizionismo radiofonico faceva sentire gli ascoltatori importanti e partecipi.Finalmente ,la gente pensava ,una voce libera vicina ,diversa oltre a quella di Stato...Erano davvero tempi incredibili.La gente ti fermava in ogni luogo per chiederti l'autografo ,una foto, una dedica sul diario o su un fogliettino di carta qualsiasi..ed io mi sentivo bene ma fuoriluogo.Che avevo fatto di tanto speciale se non fare qualche battuta davanti ad un microfono o l'aver nominato Lei che dedicava una canzone a Lui..Eravamo talmente importanti per tanti che ricordo la folla nei 15 giorni che precedevano il Natale passati a far dediche in una vetrina di un centro commerciale che si chiamava Cordusio nel centro di Brescia con due piatti un microfono, tanti dischi e una marea di fogliettini che i clienti o i passanti mi giravano con la richiesta di una dedica...Un'idea di Vallini..La radio in diretta fuori dagli studi.Fu un successo enorme.
Leggo ora tra i ricordi pubblicati da qualche sito inerente il vintage radiofonico, testimonianze a volte inesatte di vecchi ascoltatori che riferiscono di conduttori radiofonici pionieri delle radio nelle quali trasmettevano. Ma non e' cosi' .I conduttori citati sono venuti dopo lo sfondamento della barriera del proibizionismo. Le Radio avevano gia' superato l'anno di nascita o anche piu'.
Il proibizionismo ci considerava Pirati dell'Etere...Chiedete a Vallini cosa vuol dire...Un giorno decisi di fare uno scherzo a Giuliano Vallini.Andai in radio per la mia consueta trasmissione.Suonai al campanello di Radio Punto Nord e a chi mi rispose dissi...”Escopost”..salii le scale entrai e vidi Giuliano bianco come il latte cadaverico.Mi resi allora conto di averla combinata davvero grossa. Se non mi ammazzo' e' perche' non ne aveva le forze.Quello era davvero un momento difficile per l'ETERE.
Radio Punto Nord allora la Regina dell'etere locale e un po' piu' in la , era inizialmente composta da Giuliano Vallini il Gran Capo, Fabio Orzali l'amministratore e vice capo, Miti allora moglie di Vallini conduttrice,Mariu' splendida voce e ottima professionista che mi etichetto' “ The Voice” ,Claudio Riccardi dj molto simile come vivacita' di conduzione a Gigi Marziali , Massimo Basso di La Spezia che conduceva “ Drive in” e che la sapeva davvero lunga su tutti i musicisti e gruppi inglesi e americani anni sessanta in su...io Graziano Venieri con “ Maxi Music “ alla Antonio De Robertis mio idolo di allora di Supersonic con dediche , cantautori italiani e un'aiuto ai cuori solitari per ammorbidire i cuori femminili,Sergio Sala musica Funky ,Carbone al Radiogiornale,Rolando Giambelli attuale presidente dei Beatlesiani d'Italia e c'era anche lui, il caro Amico Franco Zanetti ora giornalista ,scrittore ,direttore di 'Rockol ' . Al banco di regia Ernesto Comini e Pietro Preda i registi..Poi arrivarono tutti gli altri !!! Giravano anche cassette stereosette di fantomatici DJ con trasmissioni preregistrate che proponevano alle Radio in tutta Italia .Tra queste un programma del quale non ricordo il titolo, di due conduttori che allora avevano lavorato in coppia a Radio MonteCarlo...Federico l'Olandese Volante e il suo pard Riccardo.
Un giorno Vallini mi chiama e mi dice che Federico e Riccardo avrebbero trasmesso in diretta a Radio Punto Nord e che toccava a me presentarli per una settimana o piu'.... nella mia trasmissione a scopo di lancio.Cosi' fu. Non ci si limito' solo a presentarli,girammo un po' in lungo e in largo nelle discoteche dove il dopo Festival proponeva i suoi artisti e mi divertiva il fatto di vedere questi due colleghi che conoscevano di persona tutti i cantanti...loro erano gia' famosi.
In Radio passavano vari artisti,ricordo allora tra tanti la non ancora famosa Loredana Berte' dal fisico stupendo inguainata in una tutina rosa in compagnia di un “certo “ Lavezzi per presentare il suo primo disco. Fred Bongusto,New Trolls , Matia Bazar... e tanti altri anonimi cantanti che in seguito hanno avuto un buon successo.
La Radio Libera era nata. Ma eravamo solo agli inizi.
Un giorno dissi a Massimo Basso”diventiamo professionisti,iscriviamoci alla categoria dei DJ o dei conduttori radiofonici ufficializziamoci..”. Girammo tutta la citta' di Brescia per uffici,sindacati,associazioni di categoria,uffici comunali uffici di collocamento per ufficializzare il nostro mestiere. Niente ! Ci guardavano perplessi.La risposta era che la nostra professione non esisteva non faceva parte delle categorie di lavoro.Sconsolati uscivamo,eravamo solo dei semplici impiegati...
Tempi davvero straordinari che chi non li ha vissuti non puo' capire..Andammo con Orzali e Sergio Sala a far trasmissioni perfino a Radio Taranto e a Tele Taranto dove creammo scandalo. Anche se pero'gli ascoltatori rimasero piacevolmente impressionati sentendo con quale liberta' di espressione i DJ del Nord facevano le trasmissioni...
Poi decisi di fare le cose seriamente,volevo lavorare in mamma RAI. Frequentai per tre anni la scuola di dizione e doppiaggio al Centro Teatro Attivo di Milano, mi allontanai da Punto Nord ma rimasi in ambito radiofonico ancora per trent'anni.
Mi diverto ancora ,ma quelli sono stati tempi inimitabili. Sacra la frase “Io c'ero “ eccome se c'ero.
Graziano Venieri Brescia,1 febbraio 2011
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